Assemblea dell’Ordine Provinciale: la relazione del presidente Giuseppe D’Angelo

Si è tenuta lo scorso Giovedì 15 Dicembre 2016 l’Assemblea dell’Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Viterbo che ha visto una grande partecipazione degli iscritti del territorio viterbese.
Nel corso dell’incontro sono stati approvati il bilancio consuntivo 2016 e il bilancio preventivo 2017 e si sono susseguiti gli interventi di diversi relatori.

Oltre alle utili indicazioni dello staff tecnico circa le modalità di utilizzo del logo per i Consulenti del Lavoro e per gli studi professionali, segnaliamo qui l’intervento del Presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine, di cui riportiamo di seguito ampi stralci, relativi alle linee politico-istituzionali strategiche che saranno adottate nel corso del triennio, all’attività istituzionale e agli indirizzi politici, alla formazione, ai servizi per gli iscritti, alle finalità innovative e alle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’intervento di Giuseppe D’Angelo, riportato di seguito, è disponibile anche in formato PDF.

Linee politico-istituzionali strategiche

Continua, dopo l’insediamento del nuovo Consiglio Provinciale, avvenuto nel mese di Aprile dello scorso anno l’impegno preso, verso i propri iscritti e verso il Consiglio Nazionale, di rafforzare e migliorare il servizio di formazione continua professionale.
Il Consiglio a tale scopo, continua ad invitare tutti i colleghi a manifestare la propria disponibilità per la formazione delle varie commissioni preposte ad alcune funzioni del Consiglio, nonché per l’organizzazione ed il funzionamento del Centro Studi provinciale.
Rinnovo il mio particolare plauso ai collaboratori del Centro Studi, il cui continuo impegno ha consentito di organizzare numerosi convegni e seminari che hanno visto l’affluenza di numerosi colleghi anche dalle provincie limitrofe.
Con vero piacere possiamo comunicarvi che grazie alla partecipazione di molti di colleghi, disposti a sacrificare una parte del loro tempo, sottraendolo al lavoro ed alla famiglia, molte delle commissioni ed il Centro Studi interno all’Ordine Provinciale di Viterbo continuano a lavorare a vario titolo per la crescita professionale e l’immagine della nostra Categoria.
Tali commissioni svolgono un impegnativo lavoro, seppure negli ultimi tempi si è attenuato il rapporto con i principali Enti che coinvolgono le attività dei nostri studi (DTL, Inps, Inail, Ufficio delle Entrate e rispettive Direzioni Regionali e Provinciali). Tale fenomeno è da addebitarsi all’intensificazione delle procedure telematiche che, pur se talvolta inadeguate e macchinose per effetto dell’oramai cronica ed eccessiva burocrazia che le condiziona, spersonalizza il rapporto con i funzionari preposti. Al contrario si è intensificata l’attività politico-istituzionale con l’Università (con la quale è prossima un’intesa per agevolare i giovani all’accesso della nostra professione) e le attività a supporto dei giovani che svolgono il praticantato e che dovranno sostenere gli esami di abilitazione all’esercizio della professione.
Per il 2017 proseguirà comunque l’attività collaborativa con l’Università della Tuscia, finalizzata alla FCO.
Proseguirà l’invio delle circolari tramite e-mail al fine di tenere costantemente informati gli iscritti su tutte le attività e gli eventi di interesse, in tempo reale.
Anche il nostro sito web è stato rinnovato, dotandolo di nuovi contenuti e di nuova grafica e, prossimamente sarà implementato di nuovi servizi ai consulenti del lavoro, anche in materia di formazione e-learning, a riguardo segnalo la convenzione sottoscritta con l’Unione Provinciale ANCL di Viterbo che, per il tramite della Presidente, la collega Anna Calabrò, potrà essere resa disponibile una piattaforma dedicata a tale scopo.
Con le altre professioni del comparto giuridico-contabile continua la piena collaborazione avuto riguardo all’organizzazione di eventi formativi ed incontri per l’esame e la risoluzione delle problematiche comuni.
Ricordiamo che nel 2010, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo attraverso il quale, oltre alla consueta collaborazione nell’organizzazione di convegni, verranno riconosciuti, ai fini della formazione continua obbligatoria, gli eventi da organizzati.
I risultati e gli apprezzamenti già ricevuti, dai colleghi anche di altre province a noi limitrofe (Terni, Rieti, Grosseto, Roma) e dai rappresentanti degli Enti coinvolti, ci incoraggiano a proseguire con queste iniziative.
È operativa la Commissione di Certificazione dei contratti di lavoro, Conciliazione ed Arbitrato. Ricordiamo a tal proposito che la nostra è l’unica professione investita di tale funzione, da parte del Legislatore e formulo ancora l’invito ai Colleghi ad utilizzare tale istituto, che offre particolari garanzie ai datori di lavoro e ai lavoratori.
Infatti, l’art.1, comma 256, della legge 23 dicembre 2005, n.266 nell’inserire la lettera c-ter) al comma 1 dell’art.76 Dlgs 10 settembre 2003, n.276 ha conferito ai Consigli provinciali degli Ordini dei Consulenti del lavoro l’abilitazione alla certificazione dei contratti di lavoro dal 1/1/2006.
Il Ministero del lavoro ha stabilito che i rapporti di lavoro autonomi e flessibili vengono ispezionati solo se i contratti non sono stati preventivamente certificati da una delle Commissioni di certificazione.
Le successive modifiche introdotte dagli artt. 30 e 31 della legge n.183/2010 e del protocollo d’intesa sottoscritto dal Consiglio nazionale dell’Ordine e dal Ministero del Lavoro, in data 18/02/011, ha previsto un’ulteriore importantissima opportunità per la nostra Categoria: quella di poter espletare il tentativo di conciliazione delle controversie in materia di lavoro di cui all’art. 409 C.P.C., mediante le Commissioni di certificazione costituite presso i Consigli provinciali degli Ordini dei Consulenti del lavoro.
Si tratta di un prestigioso traguardo che ha confermato, ancora una volta, l’importante ruolo sociale del Consulente del lavoro, il quale, oltre che garante dell’applicazione delle norme in materia di lavoro e legislazione sociale è ora riconosciuto, istituzionalmente, soggetto terzo nel rapporto tra impresa lavoratori e pubblica Amministrazione.
E’ necessario uno sforzo comune per formare una cultura più collaborativa da parte dei Colleghi, scevra da preconcetti, che stimoli maggiormente l’utilizzo dell’istituto certificatorio.

Attività istituzionale ed indirizzi politici

Per il 2017, il Consiglio ha formulato collegialmente alcune proposte che esponiamo di seguito e che Vi invitiamo ad approvare.
Saranno mantenute e se possibile rafforzate le iniziative comuni con le altre professioni contabili, atte a mantenere e rafforzare i legami tra le categorie aventi simili finalità.
Le iniziative previste riguardano eventi formativi comuni, eventuale formazione di gruppi di studio e commissioni miste, partecipazione costante ad eventi dell’una e dell’altra categoria.
Le professioni liberali, com’è noto, sono spesso attaccate da quelle imprese che forniscono servizi anche nel nostro ambito professionale (centri elaborazione dati, servizi consulenziali, ecc.). Preciso compito del Consiglio sarà quindi quello di attuare una politica di consapevolizzazione degli elevati standard qualitativi dei servizi resi dai Consulenti del lavoro, garantiti dal sistema ordinistico a tutela degli interessi dei cittadini, mediante una campagna di sensibilizzazione rivolta non solo al mondo produttivo delle imprese ma anche alla società, nella sua più ampia accezione del termine, per combattere la concorrenza sleale e lo svilimento dei servizi professionali.
I giovani che vorranno intraprendere la professione di consulente del lavoro devono contare su un ventaglio di competenze diversificate e a tutto campo in ambito sia giuslavoristico che fiscale. Essi devono avere la possibilità di fornire consulenza qualificata a tutti gli attori del mondo del lavoro (imprese, lavoratori subordinati e parasubordinati, professionisti), nel pieno rispetto dei principi etici e deontologici che il nostro ordinamento impone.
A riguardo il nostro Consiglio provinciale ha sottoscritto con la locale Università degli studi della Tuscia una convenzione finalizzata all’ottimizzazione dei tempi per l’accesso all’esercizio della professione, mediante l’ammissione al tirocinio professionale di cui all’art. 9, comma 6, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27 unificando l’esperienza valorizzante dell’alternanza tra formazione e lavoro, durante il corso di studio caratterizzante. In tal modo si consente di includere il periodo di praticantato nel piano di studio dell’università ai fini dell’accesso alla professione di Consulente del lavoro, abbreviando i tempi di accesso alla nostra professione.
Il Consiglio provinciale, in data 11 maggio 2016, ha inoltre sottoscritto, dandone adesione, al protocollo d’intesa tra Equitalia Sud S.p.A. e la Consulta regionale dei Consigli provinciali del Lazio, consentendo così ai Consulenti del lavoro della nostra provincia l’utilizzo del canale di assistenza denominato “sportello telematico dedicato”, con il quale gli stessi nella loro qualità di intermediari, possono inviare richieste di informazioni per conto dei propri clienti contribuenti.

Formazione

Le iniziative formative, saranno intensificate onde permettere a tutti di raggiungere le quote minime imposte dal Regolamento sulla Formazione continua. Le iniziative poste in essere dal nostro Consiglio per gli iscritti all’Ordine saranno quasi tutte gratuite, consapevole che la formazione continua costituisce un elemento fondamentale per la valorizzazione della nostra professione.
Il Consiglio continuerà a promuovere una maggiore aggregazione tra gli iscritti, proponendo eventi di attualità sia in materia previdenziale, sia in materia fiscale.
Continua l’impegno del Consiglio e la sensibilità alla formazione dei giovani che si apprestano ad affrontare l’esame di Stato per l’abilitazione alla nostra professione. Se ci sarà un numero sufficiente di richieste, l’Ordine terrà, come già avvenuto in passato, un corso di preparazione agli esami abilitativi di oltre 120 ore, con l’utilizzo di docenti esperti prevalentemente consulenti del lavoro, anche fruibile e-learning.

Servizi agli iscritti

Nuovi servizi agli iscritti, grazie anche alla collaborazione con la rinnovata Unione Provinciale ANCL, potranno essere messi a disposizione dei Colleghi anche mediante piattaforme dedicate sul nostro sito istituzionale.

Finalità innovative

Lo sviluppo delle nuove forme di comunicazione e la loro implementazione occupano uno dei primi posti nelle decisioni del Consiglio. Il nostro Consiglio provinciale è infatti presente su Facebook, costantemente aggiornato da esperti della comunicazione incaricati dall’Ordine. Il Consiglio si propone di ampliare e potenziare il sistema di comunicazione tra Ordine e iscritti e viceversa.

Risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi

Il Consiglio Provinciale di Viterbo, al fine di dotare l’Ordine di uffici più prestigiosi e confacenti alle esigenze degli iscritti, ha deciso di trasferirsi presso una nuova sede dotata dei comfort e delle tecnologie necessarie per lo svolgimento degli eventi di interesse collettivo, sia per i corsi per la preparazione all’esame di Stato dei Praticanti.
Tale scelta permetterà all’Ordine di evitare gli ingenti costi che ci erano stati richiesti per mantenere in efficienza le strutture e gli impianti della vecchia sede, che presentavano irrimediabili segni di scadimento o di obsolescenza.
Il Consiglio dell’Ordine verrà trasferito nei primi mesi del 2017 in nuovi locali siti al centro di Viterbo, dotati di attrezzature per videoconferenze e strumenti informatici di comunicazione all’avanguardia e con migliore possibilità di parcheggio, considerata l’adiacenza all’ampio parcheggio di Piazza del Sacrario.
I nuovi locali saranno messi a disposizione dei colleghi che volessero utilizzare la sala conferenze anche per propri scopi professionali, mediante il versamento di un modesto contributo di segreteria.
Il personale, costituito da una unità lavorativa, risulta essere più che sufficiente allo svolgimento delle pratiche amministrative dell’Ordine, anche in relazione all’acquisizione del nuovo programma informatico utilizzato per la gestione dell’Albo professionale. Con l’avvento dei nuovi strumenti informatici, non è quindi necessario ricorrere a nuove unità lavorative.