Faccia a Faccia: un film per vincere al colloquio di Lavoro

L’Unione Provinciale di Viterbo dell’ANCL, e tutta la categoria di Consulenti del Lavoro della Tuscia, grazie a Faccia a Faccia con il mondo degli adulti, un film che racconta le emozioni e i retroscena del colloquio di lavoro, sarà protagonista del prossimo Consiglio Nazionale ANCL, con un contributo ad alto tasso di creatività.

L’Unione Provinciale di Viterbo dell’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha da sempre creduto e crede tutt’ora molto in questo progetto, che ha co-prodotto e che è stato realizzato grazie ai suoi finanziamenti: proprio per questo ha voluto proporlo al Consiglio Nazionale ANCL, dal quale ha ottenuto il favore e la possibilità che il trailer del lungometraggio possa essere proiettato in occasione del Consiglio Nazionale ANCL e presentato all’assemblea delle Unioni Provinciali, il prossimo 18 Maggio, a Roma.

Faccia a Faccia con il mondo degli adulti (Italia, 2017, 70 minuti) intende favorire l’auto-osservazione e stimolare, o attivare, la riflessione, di adolescenti, giovani, genitori, educatori, insegnanti, formatori sul colloquio di lavoro e, più in generale su tutte le attività di orientamento al lavoro, un momento peculiare e particolarmente importante nella professionale vita dei giovani, del quale è ancora troppo sottovalutata l’importanza e nel quale, soprattutto alla luce dell’alternanza scuola-lavoro, i consulenti del lavoro potranno giocare un ruolo di primaria importanza nei prossimi anni.

Faccia a faccia con il mondo degli adulti: dal teatro al film

Il film Faccia a Faccia è solo l’ultima tappa di un percorso iniziato nel 2012 da Massimo Corinti, consulente del Lavoro e responsabile scientifico del Centro Studi del Consiglio Provinciale dell’Ordine Consulenti del Lavoro di Viterbo che da molti anni unisce le sue profonde competenze professionali alla passione per il teatro. È proprio il progetto teatro-formazione ad esser stato, tra il 2012 e il 2014, l’humus nel quale è nata e ha preso forma l’idea di Faccia a Faccia, uno spettacolo pensato inizialmente per far riflettere i ragazzi sui colloqui di lavoro e per offrirgli almeno qualche spunto per affrontare al meglio questo momento per il quale, durante l’attività di selezione del personale, ci si era resi conto che la maggior parte di loro non disponevano delle risorse più adatte.
L’Idea è stata realizzata grazie alla condivisione fattiva di CSA (Consulta per lo sviluppo delle aziende e delle professioni) che ha prodotto l’evento utilizzando il finanziamento concesso della Fondazione Carivit di Viterbo. Lo spettacolo teatrale Faccia a Faccia è stato rappresentato per la prima volta a dicembre 2014 presso l’Istituto Dalla Chiesa di Montefiascone, che ha raccolto con entusiasmo la proposta, poi replicato a Viterbo,  Roma, Rimini e, infine, a Fiuggi in occasione del Festival del Lavoro.
L’incontro tra Massimo Corinti e Michele Palazzetti, Responsabile Coaching e Formazione dell’IPSE, Istituto Psicologico Europeo di Viterbo, è stata l’occasione per individuare il traguardo successivo da raggiungere: dallo spettacolo teatrale al film, dal palcoscenico al grande schermo, per ridurre i costi della rappresentazione e far arrivare il nuovo spettacolo a un pubblico sempre più ampio.
Un passaggio non scontato che ha richiesto l’adattamento e la rielaborazione della sceneggiatura originale (realizzata da Massimo Corinti, autore anche del soggetto, insieme a Michele Palazzetti) e che non sarebbe stato possibile senza l’incoraggiamento di Bruno Barghini e senza l’essenziale collaborazione della compagnia teatrale I giovani, di Simone Schiralli (regia), Stefano Aufiero (assistente alla regia), Mike Priore (fonico e montaggio video) e Michele Villetti (musiche) e di Logomotore (Servizi trainanti per le piccole e medie aziende).

Faccia a Faccia: una storia per vincere la sfida del colloquio di lavoro

Che succede quando arriva la fatidica telefonata e una voce, dall’altra parte, ti invita a presentarti il azienda, per il tanto temuto colloquio di lavoro? La giovane, protagonista di Faccia a Faccia, cerca suggerimenti nei manuali, ascolta i consigli di amici e familiari, si pone delle domande, individua gli atteggiamenti da mettere in pratica e gli errori da evitare. È un appuntamento al quale tutti, prima o poi, siamo stati chiamati, ma nel colloquio di lavoro, come mostra bene il lungometraggio, sono anche altri gli attori e gli elementi in gioco. C’è il racconto del professionista che ce l’ha fatta e che cerca di dare consigli utili ma anche le indispensabili chiose del coach che, come una voce fuori campo, con le sue osservazioni acute invita gli spettatori a riflettere sugli atteggiamenti della candidata per verificare se l’aiuto che gli viene offerto è davvero funzionale per vincere la sfida del colloquio di lavoro. C’è, infine, anche il punto di vista di un consulente del lavoro, un personaggio che nella storia assume una funzione chiave perché, in qualità di selezionatore, si pone domande sul proprio ruolo e organizza strategie per il colloquio con la candidata.

Orientamento e selezione: le nuove sfide per i Consulenti del Lavoro

L’intervento del coach, una figura essenziale per i ragazzi, analizzando i risvolti di una frase o di un comportamento, fa intravedere le diverse direzioni e le differenti pieghe che la prova del colloquio può prendere, per allenare le capacità di scelta, accrescere la conoscenza di sé e offrire i primi rudimenti per affrontare una selezione.
È proprio questo, infatti, uno degli obiettivi di Faccia a Faccia: la pratica quotidiana del mondo del lavoro ha prodotto in figure professionali come quelle del consulente del lavoro e del coach la consapevolezza che ai giovani viene offerto un orientamento di tipo prevalentemente cognitivo e direttivo, con informazioni su tendenze, statistiche, dati.
Ciò contribuisce in realtà ad aumentare il loro disorientamento e l’allontanamento da sé mentre il mondo del lavoro è alla ricerca di autenticità, che è alla base di resilienza, abilità sociali ed emotive, creatività. Per questo è opportuno riesaminare le modalità di relazione formativa con i ragazzi, investire nella loro formazione globale, coltivare in loro quelle competenze emotive necessarie a definire con chiarezza gli obiettivi, ad effettuare scelte efficaci e originali, ad impegnarsi con determinazione e flessibilità, a realizzare il proprio capitale umano.

Faccia a Faccia diventa, allora, un’occasione non solo per i giovani che entrano nel mondo del lavoro e che hanno bisogno degli strumenti più adatti ad affrontarlo ma anche per i genitori, gli educatori, gli insegnanti, i formatori e, last but non the least, per i consulenti del lavoro che almeno in parte già svolgono, o si preparano a svolgere, l’attività di selezione del personale per conto di aziende ed organizzazioni. Un settore, questo, ancora troppo poco frequentato dai professionisti della nostra categoria che, nei prossimi anni, li impegnerà sempre maggiormente.