Logo dei Consulenti del Lavoro: quale e come utilizzarlo

Nel corso dell’ultima Assemblea dell’Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro, lo staff tecnico ha tenuto un interessante intervento sulle modalità di utilizzo del logo dei Consulenti del Lavoro.
La relazione, di cui si allegano anche le slides illustrate, è risultata indispensabile per comprendere quale logo utilizzare e in che modo, considerati i frequenti errori in cui gli iscritti incorrono quando appongono il logo di categoria in tutti i materiali illustrativi e pubblicitari che producono per il proprio studio professionale, siano essi biglietti da visita, brochure, carta intestata, o altri materiali pubblicitari.

Logo dei Consulenti del Lavoro: cosa rappresenta?

Il logo dei Consulenti del Lavoro prende spunto e nasce da un triangolo, rappresentato attraverso l’intersezione di tre differenti gruppi di barre, a loro volta composte ciascuna da tre elementi.
L’idea che questa figura vuole esprimere è la triangolazione fra consulente, società e lavoro: il logo vuole, quindi, rendere graficamente un valore che si pone alla base del manifesto programmatico di sviluppo della categoria professionale, quello dell’equidistanza fra consulenti, impresa e istituzioni.
La matrice progettuale, l’assetto comunicativo, la forza di espressione, la dinamicità, la tridimensionalità, la robustezza e l’inventiva fanno perno su questo triangolo da cui si sviluppa una dilatazione geometrica, proprio attraverso le linee ripetute in tre differenti direzioni.

Logo dei Consulenti del Lavoro: quale utilizzare?

Sviluppato su un impianto di forte rigorosità geometrica e razionale, il marchio può essere declinato con duttilità e inventiva, permettendo una vasta e inesauribile applicazione ad ogni livello di messaggio, da quello squisitamente istituzionale a quello più propriamente pubblicitario.
Il modo più semplice per realizzare questa esigenza è personalizzare il logo dei consulenti del lavoro modificandone il colore di una o più barre, o anche lo sfondo. Tuttavia i professionisti iscritti all’Ordine Professionale, sono tenuti a utilizzare il solo logo, senza alcun colore, per diffondere l’immagine del proprio studio sia a livello professionale che a livello pubblicitario, come illustrato nell’immagine all’inizio del paragrafo.
A tale scopo vengono messi a disposizione degli iscritti (nei link sotto) tre differenti tipologie di logo, senza alcun colore:

  • Il logo in formato .ai (Adobe Illustrator) per la grafica vettoriale, ossia per le pubblicazioni cartacee e la pubblicità a stampa (brochure, cartellonistica, biglietti da visita, ecc.);
  • Il logo in formato .jpg, ad alta risoluzione utilizzabile sia nella grafica (non vettoriale) che sul web;
  • Il logo in formato .png, a bassa risoluzione, da utilizzare solo sul web;

Il download consente di scaricare un file compresso (un archivio in formato .rar): per poter utilizzare i loghi, nei differenti formati, è necessario prima decomprimere il file scaricato.

Quali loghi non utilizzare

Come è possibile comprendere dalla seguente immagine

i singoli iscritti all’Ordine Professionale non possono utilizzare, per le attività del proprio studio il logo con la barra colorata perché i colori vengono utilizzati per indicare specifiche istituzioni. Più nello specifico:

  • Il logo con la barra superiore verde indica il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro;
  • Il logo con la barra superiore gialla indica il Consiglio Provinciale dell’Ordine;
  • Il logo con la barra superiore blu indica l’ENPACL;

Per questo stesso motivo sono da ritenere esempi di un utilizzo erroneo, tutti quei loghi che contengono una o più barre colorate e che vengono utilizzati per lo studio professionale di un singolo iscritto (o di più iscritti se associati). A titolo di esempio si segnalano, nell’immagine sotto, alcuni casi di utilizzo erroneo del logo dei consulenti del lavoro.

Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 22 Giugno 2018 15:23

Simone Casavecchia:
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